Vi ricordate di certo delle dichiarazioni di Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, sulle proiezioni delle pensioni dei parasubordinati (vd post del 16 ottobre"Inps, è ufficiale: i precari saranno senza pensione pur pagando i contributi"
Decine di migliaia di utenti web, blogger e giornalisti hanno diffuso la notizia.
E si è scatenato il caos: dalle smentite di Inps, ai dubbi di bufala insinuati da Paolo Attivissimo su Wired, fino all'interrogazione parlamentare.
Ebbene, l'allarme non è rientrato: oggi il Corriere della Sera spiega che i conti dell'Inps sono disastrati e che in futuro le pensioni saranno ridicole.
Ecco cosa scrive il Corriere riguardo ai precari:
È uno dei dossier più delicati. Qui le stime dicono addirittura che nel 2037 la pensione media sarebbe pari al 14% della retribuzione. Ma si tratta di un dato poco significativo, perché tiene insieme tutto. Bisogna infatti considerare che nella gestione dei parasubordinati bastano 5 anni di contributi per maturare una pensione, fosse anche di pochi euro al mese. Si tratta cioè di un calcolo teorico che non distingue tra contribuenti esclusivi e chi ha un lavoro ma versa anche in questa gestione per consulenze o prestazioni accessorie alla sua occupazione principale.
Insomma, per farsi un'idea di quale sarà la pensione di un precario tipo, uno che cambia più volte lavoro con numerosi intervalli di disoccupazione, meglio rifarsi ai vari centri di ricerca che stimano un grado di copertura fra il 36 e il 50-55%. Molto più interessante, invece, la parte sui conti. Nato nel '96, il fondo per i lavoratori atipici è vissuto finora e lo farà ancora a lungo quasi esclusivamente delle entrate contributive. Solo dal 2031 verranno pagate pensioni con 35 anni di contributi. Per questo la gestione vede attivi crescenti. Quello d'esercizio dagli attuali 8 ai 17,6 miliardi del 2037 mentre quello patrimoniale salirà fino a 438 miliardi.
Questi attivi sosterranno ancora a lungo i conti Inps. Anche se, si sottolinea, «la dinamica dei saldi, per quanto cospicui e in sistematica crescita, non è mai sufficiente ad assorbire l'enorme deficit creato dalle tre gestioni speciali dei lavoratori autonomi»: artigiani, commercianti e coltivatori diretti. Sarà sufficiente l'ultima stretta? La domanda viene spontanea leggendo i dati complessivi. Il bilancio dell'insieme delle gestioni Inps andrà in rosso dal 2015 per 41 milioni, che saliranno a 2,5 miliardi nel 2017, dove si fermano queste stime.
Il patrimonio netto resterà in attivo per una quarantina di miliardi all'anno fino al 2017 grazie all'avanzo di 200 miliardi l'anno delle prestazioni temporanee e di altri 130 miliardi della gestione parasubordinati. Ma dopo? Si spera nella riforma dello scorso luglio. Già nel 2017 i primi effetti. In pensione di vecchiaia, stima l'Inps, si andrà allora a 66,3 mesi (61,3 le donne) e di anzianità a 62,3. Nel 2037 le età saranno salite rispettivamente a 68,6 e 64,6. E nel 2050 ci si avvicinerà ai 70 anni. Forse era inevitabile. Ma resta il problema di come alzare l'importo delle pensioni.
lunedì 13 dicembre 2010
mercoledì 1 dicembre 2010
Cartucce per stampanti: con Eco Store e Legambiente anche esaurite hanno un valore
Notizia "green" che pubblico volentieri:
Le cartucce per stampanti esauste, che non possono più essere ricaricate, valgono ancora!
Presso i punti vendita Eco Store, catena italiana di negozi in franchising di cartucce per stampanti rigenerate e compatibili, toner rigenerati e carta per stampanti, le cartucce per stampanti esaurite possono infatti essere smaltite negli Eco Point.
Gli Eco Point sono veri e propri centri di raccolta presso il quale portare e smaltire le cartucce per stampanti vuote. Sono facilmente identificabili grazie al pannello con il logo di Legambiente all’interno dei negozi di cartucce per stampanti Eco Store.
Conferendo le cartucce negli Eco Point, oltre alla soddisfazione di dare valore alle cartucce per stampanti vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente, si viene anche premiati:
L’iniziativa è sviluppata in collaborazione con Legambiente.
Le cartucce per stampanti esauste, che non possono più essere ricaricate, valgono ancora!
Presso i punti vendita Eco Store, catena italiana di negozi in franchising di cartucce per stampanti rigenerate e compatibili, toner rigenerati e carta per stampanti, le cartucce per stampanti esaurite possono infatti essere smaltite negli Eco Point.
Conferendo le cartucce negli Eco Point, oltre alla soddisfazione di dare valore alle cartucce per stampanti vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente, si viene anche premiati:
- Per le cartucce per stampanti ink-jet rigenerabili con 1 euro.
- Per le cartucce per stampanti non rigenerabili con una salvietta per il monitor del PC.
Il rapporto con Legambiente nasce nel 2005 con la sponsorizzazione dell’edizione italiana di Clean Up the World, “Puliamo il mondo”. Da allora l’associazione sponsorizza Eco Store nei progetti legati alla sostenibilità ambientale, alla volontà di produrre meno rifiuti possibile e di smaltirne correttamente il più possibile.
Eco Store, da sempre attenta al processo di rigenerazione delle cartucce per stampanti esauste, mette in campo ogni anno, nuove azioni volte al riuso e al corretto smaltimento dei vuoti.
Nei negozi Eco Store, infatti, i clienti hanno diverse possibilità per dare valore alle cartucce vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente.
- Le cartucce per stampanti che non si possono ricaricare possono essere smaltite nell’Eco Point.
- Le cartucce per stampanti ricaricabili possono essere riutilizzate fino a 5 volte, ricaricandole con l'innovativo sistema professionale Ink Evolution.
- Sono disponibili infine Kit di ricarica per cartucce per stampanti ink jet che consentono, con meno di 3 euro, la ricarica “fai da te” delle cartucce a getto d’inchiostro.
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