martedì 16 ottobre 2012

Lisbona in rivolta contro il salasso fiscale

Ieri sera la polizia è entrata in azione per blindare il Parlamento di fronte alla protesta popolare innescata dal nuovo salasso fiscale previsto dalla finanziaria “lacrime e sangue”varata per il 2013 dal governo portoghese e presentata nel pomeriggio stesso.

"Giustificata con la necessità di mantenere gli impegni con l'Ue di fronte alla pesantissima crisi che investe il Paese, la manovra è stata difesa a spada tratta dal primo ministro, Pedro Passos Coelho, che si è detto deciso ad andare avanti sulla strada dell'austerità anche a costo di far pagare un prezzo al suo partito (sconfitto giusto l'altro ieri nelle elezioni regionali delle Isole Azzorre dall'opposizione socialista).
La finanziaria 2013 rischia tuttavia di scatenare una nuova ondata di proteste di piazza fin nel cuore della capitale. Si tratta d'altronde della manovra più restrittiva della storia democratica del Portogallo, fondata all'80% sull'imposizione fiscale.
Tre dei cinque miliardi di euro previsti dovranno essere infatti incamerati attraverso aumenti di imposte dirette sui contribuenti, a quanto stima il quotidiano Negocios. Il provvedimento include inoltre un taglio sulle pensioni, una tassa sulle transazioni finanziarie, una falcidie su esenzioni e sussidi e un aumento delle imposte sulla casa: per centrare gli obiettivi di stabilizzazione del rapporto deficit/Pil imposti dalla troika pur in presenza d'una profonda recessione.
Il premier conservatore Pedro Passos Coelho, che nelle scorse settimane, sull'onda di una prima mobilitazione delle piazze, era stato costretto a ritirare una ricetta a colpi di riduzione degli stipendi, ha affermato che questa volta non ci potranno essere passi indietro sul fronte di tagli e risparmi. Mentre il ministro delle Finanze, Vito Gaspar ha avvertito il parlamento che il testo presentato ieri non può essere modificata nei punti fondamentali, pena la perdita da parte del Portogallo di tutta la credibilità finora recuperata."

(da Crisi Finanziaria blog)

lunedì 8 ottobre 2012

Crisi nel settore immobiliare

La crisi è pesante sul settore immobiliare.
Secondo Il sole 24 ore, "margini di crescita secondo qualcuno potrebbero essercene ancora ma sempre selezionando con cautela aree e segmenti. A livello geografico in Usa a un anno la performance è stata del 37% (a tre oltre il 100%). Nei paesi emergenti a un anno l'indice ha messo a segno +9,5% mentre nel Vecchio continente lo Stoxx Europe 600 Real Estate ha messo a segno solo l'11,42 per cento. In Europa il settore degli uffici ha risentito della crisi in Eurolandia.
Gli investimenti diretti negli immobili commerciali italiani hanno registrato un crollo nel secondo trimestre 2012.Secondo il broker immobiliare Cbre, nel secondo trimestre, il volume delle transazioni nel settore degli immobili commerciali ha toccato i 382 milioni di euro (-54% rispetto al 2011). Prospettive più stabili per gli immobili residenziali di qualità."
Come dire che la crisi pesa in particolare sugli uffici, mentre le case tengono.

lunedì 1 ottobre 2012

Salvatore Sardo: la collaborazione con il mondo accademico supporta la crescita del business

Salvatore Sardo ha tenuto un intervento su “Lo sviluppo del know-how e la collaborazione con il mondo accademico a supporto della crescita del business di eni” in occasione della presentazione della nuova cattedra in Bocconi di cui ho parlato del post di venerdì.

Salvatore Sardo

Salvatore Sardo
Chief Corporate Operations Officer Eni
Il testo completo dello speech è pubblicato sul sito Eni e visibile a questa url: http://www.eni.com/it_IT/attachments/media/discorsi-interviste/Discorso_dott_Sardo_Bocconi-rev_27_09_12_new.pdf. La tematica è quella "dello sviluppo e della diffusione del know-how declinata nei suoi elementi costitutivi: formazione, ricerca e innovazione tecnologica". I volumi degli investimenti nel settore oil & gas, spiega Salvatore Sardo, sono "di tale entità che necessitano di una gestione complessiva improntata alla massima diligenza e richiedono una formidabile capacità di analisi, valutazione e decisione. Si tenga anche conto dei rilevanti cambiamenti in essere nel nostro settore che operano rotture rispetto ai modi di pensare e operare consolidati e che rendono decisivo l’apporto umano in termini di competenze e know-how. Di qui l’accento che eni pone sulla ricerca, sullo sviluppo e la diffusione della conoscenza e sulla formazione."
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