Diciamo che si colloca a metà tra l’edilizia popolare e le proprietà private vendute o affittate a prezzo di mercato. L’obbiettivo principale di questa edilizia sociale è fornire alloggi con buoni o ottimi standard di qualità, a canone calmierato, per chi supera le soglie di accesso all’edilizia popolare ma non ha abbastanza risorse economiche per far fronte ai prezzi di mercato.
Inoltre, il social housing è caratterizzato da progetti di tipo sociale che hanno lo scopo di far nascere comunità e sviluppare l’integrazione, come ad esempio l’utilizzo di spazi e servizi comuni tra gli abitanti.
Il più grande investitore in Italia nel campo del social housing è Cassa depositi e prestiti (CDP), la società per azioni a controllo pubblico che gestisce il risparmio postale nazionale (buoni fruttiferi e libretti postali, per intenderci).
Con la creazione di un fondo da 2 miliardi di euro, CDP fornisce abitazioni a canoni calmierati per famiglie monoreddito, giovani coppie, lavoratori precari, anziani, ragazze madri e padri separati.
Sono 1800 le abitazioni consegnate finora e sono state deliberate risorse che consentiranno di realizzarne altre 12.500, di cui 1.500 entro il 2015.
Le strutture sono tutte di elevata classe energetica, garantendo così un ulteriore risparmio per gli inquilini.
Immagine dal sito "L'Italia che investe nell'Italia" |
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