La banda della truffa alle assicurazioni che attraverso falsi incidenti lucrava premi e rimborsi. I giudici della IX sezione del tribunale di Roma hanno inflitto 7 anni di reclusione all'ex agente liquidatore della Fondiaria Sai, Giacomo Longo e stabilito una pena a 6 anni e 8 mesi per il carrozziere Ivano Muzzi e 6 anni per il perito Mario Caucci. Tutti e tre gli imputati hanno avuto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Sono 51 le parti offese riconosciute, tra queste anche la Sis Compagnia Assicurazione e la Mediolanum Assicurazioni Spa. Con la sentenza sono state condannate, a 4 anni e 6 mesi ciascuna, le avvocatesse Anna Maria Santoni e Simona Longo. Entrambe hanno avuto 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Alle due aziende truffate sono stati riconosciuti, a titolo di risarcimento 4.280 euro ciascuna, oltre alle spese generali sostenute per la costituzione in giudizio come parte civile. Secondo il capo d'accusa, formulato dal pm Erminio Amelio, all'epoca dei fatti, tra il 2000 e il 2003, l'assegnazione del sinistro all'ispettorato multi compagnie, era gestita manualmente dall'impiegato che imprimeva manualmente alla pratica un determinato numero a secondo dell'ordine di arrivo; ciò rendeva possibile, come in effetti avvenuto, 'incalanamenti' a favore di un pre-determinato liquidatore. E, infatti, in tutti gli oltre 30 sinistri fatti passare per veri ma in realtà mai avvenuti, il liquidatore era sempre Longo. Il quadro del gruppo veniva completato dal perito Caucci, dal carrozziere Muzzi, che era pronto a riciclare i dati anagrafici dei proprietari nonchè le foto delle vetture da lui per una qualche riparazione, ma non per un incidente. I danni erano tutti immaginari, ma sembravano veri. Perché c'erano foto, riscontri del perito e denunce dei proprietari. Lo studio legale compiacente che redigeva lettere di intervento pur non avendo ricevuto alcun incarico dagli ipotetici clienti. Gli avvocati Gaetano Scalise e Stefano Gabbrielli, per le compagnie Mediolanum e Sis, hanno spiegato: "Siamo soddisfatti per la sentenza emessa dai giudici. La repressione del fenomeno delle truffe alle assicurazioni sono da perseguire con forza. E questa storia poi non si sarebbe potuta realizzare se alcuni professionisti, dentro e fuori le compagnie, non si fossero lasciati coinvolgere da chi voleva lucrare in modo illecito".
(da http://assicurazioniebanche.blogspot.com/2010/06/truffe-alle-assicurazioni-cinque.html)
venerdì 25 giugno 2010
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