Eni ha creato il sito web isoladeicassintegrati.eni.com per fare chiarezza sulla difficile situazione dei lavoratori cassintegrati della Vinyls, che stanno protestando per la propria difficile situazione sull'Asinara, con una iniziativa a cui hanno dato il nome "L'isola dei cassintegrati", parafrasando il noto programma tv.
(Se non conoscente la vicenda dell'Isola dei cassintegrati, di cui i media hanno parlato molto, potete leggervi un po' di rassegna stampa qui: "Tutte le notizie su: isola dei cassintegrati").
"La ricerca di una soluzione stabile a questa grave situazione - scrive l'Eni - non può prescindere dalla conoscenza dei fatti che l’hanno generata e di quanto accaduto nei mesi scorsi". Ed è per questo che sul sito viene data risposta alle 5 domande apparse sulle pagine del gruppo Facebook "L'isola dei cassintegrati".
Da queste risposte si chiariscono molti aspetti della videnda di Vinyls e dell'isola dei cassintegrati.
1) Eni non ha avuto alcun ruolo nella cessione di Vinyls all'imprenditore veneto Sartor , che ha rilevato la società dalla casa madre inglese. Vinyls è una società del tutto distinta da Eni.
2) Nell’ottobre 2009 è stato sottoscritto, dai sindacati nazionali e territoriali e con il consenso del Ministero dello Sviluppo Economico, un accordo in virtù del quale Eni, mediante la controllata Polimeri Europa SpA, investirà circa 100 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, un lavoro sinergico con le istituzioni locali (Comuni, Provincia e Regione Sardegna) per la realizzazione dei progetti di bonifica – per i quali Eni investirà oltre 500 milioni di euro – e di altri progetti che saranno condivisi con gli stakeholders locali per consolidare la presenza di Eni a Porto Torres e salvaguardare l’occupazione.
3) Uno dei tre commissari nominati dal governo era stato ingaggiato a fine anno 2008, prima da Ineos e poi dal gruppo Sartor, in qualità di consulente legale e un altro dei tre Commissari era un dirigente di Ineos, società responsabile della chiusura dei siti produttivi di PVC Porto Torres e Porto Marghera. Eni però non ha nessun ruolo in queste questioni. In base alla legge, i Commissari sono nominati dal Tribunale in conformità alle indicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.
4) Eni ha sempre rispettato gli accordi di programma sulla chimica in Sardegna e in Veneto che impegnavano Governo, regioni Sardegna e Veneto, Eni ed Ineos con ingenti investimenti. Con la chiusura e cessione di Vinyls da parte della casa madre inglese - tuttora leader europeo nella produzione di PVC - e la successiva fase di Amministrazione Straordinaria, è venuto però a mancare un soggetto essenziale tra i firmatari di tali accordi.
5) Da quando sono stati chiusi gli impianti di produzione italiani non risultano variazioni nel prezzo del PVC e in ognic aso l'andamento dei prezzi del PVC dipende da una serie di fattori non legati alla presenza o meno di una produzione nazionale, come il costo materie prime, l'andamento della domanda o il cambio euro/dollaro.
Per informazioni più approfondite: "Le risposte alle 5 domande apparse sulle pagine del gruppo Facebook L'isola dei cassintegrati"
giovedì 17 giugno 2010
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